Un uomo solo al comando, il suo nome: Mario Monti

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Oggi aprendo le News di Google ci sono due notizie che mi hanno colpito: una di politica estera e l'altra di politica interna.
La prima è quella dello sgombero degli accampamenti degli Indignados americani, l'altra le contestazioni incrociate a Di Pietro e Bersani.


I have a Dream

Sugli indignados c'è poco da dire, passata la grande euforia della rivoluzione mondiale (addirittura), i governi nazionali stanno reagendo riprendendosi in mano la politica e sgomberando i resti della protesta.
L'utopia che il mondo potesse imboccare una strada nuova, lontana dai vecchi schemi, la speranza che il "popolo" potesse finalmente contare qualcosa nelle decisioni politico-finanziarie degli stati verrà lentamente distrutta. Un popolo, quello degli indignados, che protesta campeggiando nelle piazze senza un vero scontro con il potere è facilmente eliminabile dalle forze della repressione degli stati. La protesta pacifica forse funziona nel sogno di Martin Luther King, ma lui stesso è stato terminato dallo stato americano ed è morto insieme al suo sogno, questo dovrebbe far pensare
Continuo a ripetere che pacifismo e rivoluzione è una contraddizione in termini, non possono coesistere almeno finché lo Stato avrà a disposizione la possibilità di reprimere senza far grossi danni.
Nel film V per Vendetta funziona è vero, intanto perché è un film, in secondo luogo perché il popolo in rivolta coinvolge le stesse forze dell'ordine. Ha funzionato in Egitto, poi i militari hanno preso in mano le redini della protesta e adesso chi sente più parlare di Egitto? Cadono i dittatori e dopo si ritorna alla normalità, forse con più democrazia, ma resta la povertà e la fame di ieri, non cambia granché.
Questo ce lo insegna la "Storia", con la "S" maiuscola, ma non è detto che la storia non si possa cambiare, però anche in questo frangente non cambia come al solito.

Governo Monti, dov'è la sinistra?


E' caduto Berlusconi e meno male, non ne potevamo più! Ma siamo sicuri che sia caduto davvero? Le composte grida di giubilo al Quirinale hanno lasciato il tempo che hanno trovato, Berlusconi è ancora là e ci ha promesso, con un bel video messaggio, di essere intenzionato a rimanere ed eventualmente risorgere.
Chi sperava in una sua fuga alle Antille, come Craxi in Tunisia è rimasto deluso, ancora più deluso è rimasto chi pensava ad un altro Piazzale Loreto, ma si sa di Mussolini ce n'è uno solo e l'italiano medio rifugge dall'estremismo, per poi ritrovarsi punto e a capo.

I vincitori di questa caduta chi sono? La sinistra? Il PD? Nossignori il mercato internazionale che ci ha portato sull'orlo del fallimento e poi ci ha indicato l' "uomo della provvidenza": un economista come loro, legato a doppio filo con i mercati stessi.
Ma non avevamo già avuto un "uomo della provvidenza"? Un "unto dal signore" che ci avrebbe dato un milione di posti di lavoro e prosperità?


E' morto il Re? Viva il Re! 

Di nuovo ci hanno imposto un uomo solo al comando, ma il suo nome non è Fausto Coppi bensì Mario Monti. Adesso ci sarà di nuovo prosperità, ci farà uscire alla grande dalla crisi, posti di lavoro a bizzeffe, salari più alti per tutti, equità sociale.
Il bello di tutta questa tragedia è che le forze di opposizione si sono schierate dalla parte del governo tecnico.
Non ci sorprende tanto il Terzo Polo, loro vogliono una destra dal volto umano. Neanche i rimasugli del Partito di plastica (PDL), come possono vedere in Monti un avversario? Ci sorprende (ma non molto) il PD che pur di andare a comandare è disposto a fare il patto col diavolo, come ai bei tempi della Bicamerale di D'Alema.
Però il PD deve fare i conti con una base che si ritiene ancora di sinistra (le belle speranze frustrate) e il profilo Facebook di Bersani viene riempito di commenti negativi.

L'IdV ha il problema opposto, Di Pietro è, di questi tempi, un po' in equilibrio precario fra il movimentismo e lo statalismo.
Incredibilmente il Tonino nazionale, per non perdere i voti della sinistra, aveva opposto resistenza ad un governo apolitico (di facciata ma ultrapoliticizzato in realtà) e si era schierato con i diffidenti.
Cosa t'inventa allora il popolo IdV? Messaggi di delusione, di sfiducia, di minaccia di far mancare il voto alle prossime elezioni del 2013.
Ma esiste un popolo IdV? Su quale ideologia si basa? Mistero.
Soltanto qualche mese fa, quando l'anima statalista dell'ex magistrato aveva invocato una nuova Legge Reale, il popolo variegato dell'IdV si era giustamente schierato per l'insulto, oggi invece succede il contrario, hanno paura. Adesso tocca scegliere: stare con i NO TAV, i NO PONTE, gli acerrimi nemici degli sprechi, gli anticasta o il popolo dei BOT, gli spaventati dalla crisi internazionale: l'italiano medio (spesso mediocre) che non amava Berlusconi, ma nemmeno credeva in una rivoluzione pacifica come quella degli indignados.

E qui ritorniamo al nostro primo punto: il governo Monti, ancora prima di partire, già ci prefigura un'Italia che non piacerà a nessuno se non a quelli, i mediocri, che hanno comandato fino ad adesso.