venerdì 26 marzo 2010

Libertà per una notte

Ieri 25 marzo 2010 è andata in onda la libertà.
Forse può sembrare un’affermazione demagogica, ma non per chi c’era, chi l’ha seguito via TV o, come me, via streming sul PC. E’ stato un programma libero e fazioso, con la libertà di poter essere faziosi, essere se stessi, senza paure o censure, dove si è sentito per la prima volta, dopo anni, il profumo della libertà.
Cornacchione e Luttazzi hanno dato una scossa, quella della satira fuori dai denti, quella dei tempi, ormai lontani dell’Ottavo nano, Avanzi e la Tivù delle ragazze.
Più che Rai per una notte sembrava di assistere a Nonsolo Annozero. Bellissimo l’intervento del vegliardo Mario Monicelli, l’ultimo baluardo di una visione “rivoluzionaria” della società, un Monicelli che già si era presentato al No-B-Day con una verve fuori dal comune.
Una vetrina della nuova sinistra, quella che non guarda con benevolenza il centrosinistra balbettante e inciucione, questa nuova sinistra, formata anche da montanelliani (quindi di destra) come Marco Travaglio, il partito dell’odio, il terrore del tiranno è andata in onda alla faccia sua. Alla faccia di tutte le telefonate intercettate Annozero va in onda.
Una boccata d’aria libera.

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