mercoledì 2 marzo 2011

Italia, il fedele alleato


L'Italia si è dimostrata sempre un fedele alleato, dalla Triplice Alleanza con Austria e Germania, prontamente scaricati  all'inizio della Prima Guerra Mondiale, al Patto con la Germania hitleriana, scaricata dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia, ed oggi l'asse Roma-Tripoli (inossidabile alleanza al ritmo del bunga bunga) dopo qualche titubanza il nostro dittatorello ha mollato il sanguinario Gheddafi, così senza colpo ferire anzi mobilitando l'esercito in attesa di un intervento militare dal quale non possiamo esimerci alla faccia dei patti, dei baci sull'anello (quasi fosse il papa) che ci hanno reso ridicoli di fronte al mondo intero.
Una cosa è sicura facciamo una politica estera degna del peggior paese centramericano degli anni '50-'60, sulla nostra serietà si può essere sicuri, praticamente firmiamo i patti con l'inchiostro simpatico, sempre pronti a saltare, anche all'ultimo momento, sul carro dei vincitori.
Forse il nostro satiro del consiglio non ha molto occhio a scegliersi gli alleati, Putin, Gheddafi, Lucaschenko, tutti eletti "dal popolo" come lui, tutti dittatori come lui.

Al di là del fatto che l'abbattimento dei dittatori è soltanto un bene per l'umanità, l'Italia non è certo un paese con cui potersi alleare o stringere patti di sangue, siamo un paese inaffidabile corto di vedute e di memoria.


Nessun commento:

Posta un commento