"Egr. Sig. Ministro
chi le scrive è un vero invalido civile, personalmente non usufruisco di nessuno dei cosiddetti privilegi di cui, in questi giorni, si sta spesso decantando come di soldi che noi "veri" invalidi civli "rubiamo" allo Stato (e quindi a tutti i cittadini italiani).
Ho anche la pretesa di considerarmi anch'io uno di questi cittadini, anche se, dall'età di sette anni, si può affermare che sono considerato un cittadino di serie B.
Ebbene sì, visto che, dato la mia invalidità, sono (almeno fino ad oggi) tra quelli che hanno la possibilità di ricevere, senza alzare un dito, la cifra mensile di ben 256 euro!
Senza voler sembrare uno di quelli che vogliono impietosire il prossimo, odio la pietà e fino a che mi è stato possibile ho cercato di non pesare sulla finanza pubblica, Le vorrei enumerare le mie patologie (noti il plurale per favore).
All'età di sette anni, non per colpa mia, fui travolto da un'auto subendo l'asportazione della milza e del rene destro e da allora non mi sono sentito più una persona normale.
All'età di venti anni mi è stta scoperta un'epilessia e sono farmacoresistente, ovvero nessun farmaco antieplettico mi dà una copertura totale, ancora oggi sono soggetto a crisi parzaili che mettono a repentaglio la mia incolumità (e talvolta quella altrui).
Nonostante ciò mi sono pagato gli studi e mi sono lauretato, non senza una certa fatica, in Lettere e Filosofia.
Fino a che ho avuto le forze fisiche ho anche lavorato, per complessivi dodici anni (che non mi hanno comunque dato nessun diritto a pensioni di sorta), cercando così di non pesare su nessuno, tantomeno sullo Stato,e mi sono mantenuto da solo.
Per questo motivo mi ritengo un privilegiato in confronto a tanti sventurati invalidi come me.
Come se non bastasse nel 2007 ho contratto un tumore al fegato dal quale sono stato (almeno fino ad oggi) salvato con un trapianto...pensi che fortuna!, posso forse pretendere di più dalla vita?
Oggi però sono ovviamente impossibilitato a lavorare dato che, vista la somma delle mie patologie, m'impediscono di fatto di sopravvivere (e noti bene parlo di sopravvivere non di vivere) in maniera decente.
Non usufruisco di bollini per parcheggi dato che non mi è possibile condurre un'auto senza mettere in pericolo me e gli altri, anche se, le persone che mi accompagnano forse avrebbero questo diritto, chissà?
Ho notato che la sua c.d. manovra fiscale peserà sulle persone della mia condizione più che su altri privilegiati che godono anche di buona salute.
E' vero esistono i falsi invalidi, io che sono del "ramo" le posso dire anche dove trovarli, non sono molto lontani neanche dal Ministero che Lei stesso dirige.
Insomma, se la vogliamo dire tutta quello dei falsi invalidi è un problema strettamente politico, guardi un po' nelle segreterie di assessori, consiglieri municipali, deputati di tutti gli orientamenti politici, e anche suoi colleghi ministri, portborse etc. etc. se non mi crede.
Tuttociò perché l'invalido civile, anche con percentuali d'invalidità ridicole, può accedere ai posti pubblici senza fare concorsi. Un diritto sacrosanto per gli invalidi veri, un trucco sporco per gli altri.
Lei crede veramente che sia facile, per un comune cittadino, farsi riconoscere un'invalidità civile falsa senza spinte o raccomandazioni?
Se lo crede non vive in questo paese ma sulla luna.
Le pare giusto togliere l'accompagnamento a me (che fino ad oggi non ne ho usufruito ma ne avrei bisogno) e far girare sani ministri, deputati, ufficiali su auto blu, mentre io che non posso portare la macchina debba affidarmi ai miei familiari o ai mezzi pubblici (che non potrei prendere a causa dei farmaci antirigetto che mi pongono in situazione di pericolo in questi mi immunodeprimono)?
Ma davvero crede che togliendoci ben 256 euro (che nel mio caso è l'unica entrata che ho) si possa ripianare un debito o qualunque cosa sia? Non le pare che questo sia un po' come togliere le stampelle ad uno zoppo e pretendere che cammini?
in fede
Dott. Franco Morettini
Roma"
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