venerdì 1 gennaio 2010

Buon 2010 a Craxi e Graviano


E' arrivato anche il 2010. L'anno del contatto (diceva il titolo di un vecchio film). Un anno che dovrebbe portarci finalmente l'abbattimento del tiranno (così ci eravamo augurati nel 2009). Invece si è partiti subito con pessime notizie dal fronte della resistenza partigiana. Il popolo del 5 dicembre (il No B Day) si sta sfaldando per protagonismi interni e di ridicolo controllo della "fu" protesta antiberlusconiana. I soliti "capetti" che non capiscono l'importanza di un vero Movimento cercano di riciclare le loro vecchie lotte ideologiche stanno mandando allo sbando un'iniziativa nuova, la vera novità sul fronte politico di una protesta partita dal basso, dalla rete, dove non dovrebbero esserci filtri di sorta ma solo la sana incazzatura del cittadino qualunque che prende coscienza della propria forza politica.
Tutto questo ci lascia , di nuovo, con l'amaro in bocca. Ma che ci vuoi fare l'essere umano è nato per sopraffare il suo prossimo e porsi all'avanguardia del clan e piano piano scivolerà nel patetico gioco della politica da operetta e magari formerà un partito di quattro sfigati con smanie di protagonismo.
Ma lasciamo perdere questa parentesi di stupidità al potere e veniamo ai fatti seri. Dopo tutto il parlare che si è fatto su chi era e chi non il miglior governo antimafia (Berlusconi ce lo ha ripetuto spesso in questi ultimi tempi vantando esorbitanti numeri di cattura di mezzefigure della manovalanza mafiosa) oggi ci troviamo di fronte ad una notizia che ci lascia basiti:
Il boss Graviano (padrone del quartiere di Brancaccio - quello a più alta densità mafiosa di tutta Palermo) non sarà più sottoposto al 41 bis (carcere duro) ma reintegrato fra gli altri detenuti comuni dove potrà decidere, ordinare e comandare di nuovo i picciotti detenuti e in libertà.

Il Papello sottoscritto da Riina e dal generale del ROS dei Carabinieri Mario Mori (accusato di favoreggiamento per il mancato arresto di Binnu Provenzano e la mancata perquisizione del covo del suddetto Riina) sembra andare verso la sua applicazione. 

Graviano si è avvalso della facoltà di non rispondere al Processo Dell'Utri dove avrebbe potuto appoggiare o ricusare le dichiarazioni di Spatuzza tenendo sotto scacco lo Stato, Berlusconi e lo stesso Dell'Utri. Lo Stato ha ceduto al ricatto e ha fatto questo bel regalo natalizio al pluricondannato e ergastolano palermitano.

La trattativa con Cosa Nostra continua alla faccia dei morti delle stragi del '92 e '93, nonché alla faccia nostra, quella dei cittadini onesti.
La seconda bella notizia ci arriva direttamente dalla Milano da bere, sempre meno Milano e sempre più Tangentopoli (com'è stata, lo è e lo sarà) di nuovo travolta dagli scandali della pubblica amministrazione occupata dalla lobbie di quell'associazione a delinquere comunemente chiamata Comunione e liberazione. La sindaca Letizia Moratti (fresca di tessera PDL) ha deciso di intitolare una strada o un parco (ancora non si sa bene cosa) al pluripregiudicato, condannato in via definitiva, corruttore e corrotto, ladro con i conti nei paradisi fiscali e per anni latitante in Tunisia che rispondeva al nome di Benedetto (Bettino) Craxi: la più grande vergogna della politica italiana. 

Tuttociò con l'avallo del suo vecchio amico Berlusconi e gli ex complici del PSI Renato Brunetta, Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver, Francesco Colucci, Giulio Di Donato, Giuliano Ferrara, Giorgio Galvagno, Maurizio Sacconi e altri personaggi del genere che con il povero Bettino hanno fatto il salto dal più antico partito marxista italiano, di fatto snaturando la linea che andava da Labriola a Nenni fino a Pertini, portandolo nelle braccia del partito-industria di Berlusconi.

Ma dobbiamo davvero digerire, senza dire niente, questi insulti alla nostra onestà?

Che dire? Buon 2010!

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