sabato 31 ottobre 2009

No Berlusconi Day - La Rivoluzione Viola


“La politica deve essere fatta con le mani pulite” (Sandro Pertini)

Oggi le prime prove della Mobilitazione Nazionale per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Ci saranno volantinaggi e informazioni per i cittadini interessati e stanchi delle vessazioni di questo Governo.
Poi il 5 dicembre ci sarà un corteo che attraverserà Roma fino a Piazza San Giovanni in Laterano dove si concluderà con la presenza di giovani artisti che appoggiano la manifestazione.

Il "No Berlusconi Day" (così si chiama o semplicemente NBD) nasce dalla rete, da un gruppo di Facebook a cui finora hanno aderito più di 171 mila utenti del social network più famoso del mondo.
Uno dei problemi che si sta affrontando adesso nel gruppo è quella della presenza o meno delle bandiere dei partiti, dato che l'Italia dei Valori e Rifondazione Comunista hanno dato il loro appoggio, poi a catena anche altri gruppi della sinistra e non.

Il colore prevalente della Manifestazione sarà invece il viola, le ragioni della scelta sono varie, alcuni parlano di un colore di lutto per il governo altri lo definiscono colore della vendetta (V sta per viola ma anche per vendetta), altri ancora danno versioni più soft; è comunque il colore di questa rivolta partita dal basso, un movimento di liberi cittadini autonomi dai partiti ma con uno stesso obbiettivo: scalzare Berlusconi dalla carica di Primo Ministro.

Il motivo è ovvio: non accettiamo più, come popolo italiano, di essere rappresentati da questo signore che sta usando lo stato per propri fini personali e sta deturpando di fronte al mondo l'immagine della democrazia in Italia.

L'Antiberlusconismo è il nuovo antifascismo e , fino a che ci è data questa possibilità, dobbiamo esprimere con forza il nostro no alla corruzione, alla mafia, agli affari poco chiari, all'egemonia del controllo dei media, alla videocrazia, al nuovo fascismo, al razzismo e l'omofobia.

Oggi nel pomeriggio a Roma ci sarà un volantinaggio in Largo Argentina.

NO a BERLUSCONI e i suoi cortigiani.

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