giovedì 22 ottobre 2009

Chi uccidiamo oggi?


Facebook è sbarcata alla grande su tutti (o quasi) i quotidiani di oggi. Ormai a corto di notizie il mondo della stampa si scatena contro il Gruppo di Facebook "Uccidiamo Berlusconi".

Il Capo non si tocca! OK OK, nel nostro Belpaese come si sa la morte non si augura a nessuno, ma se guardiamo i gruppi di Facebook gli "Uccidiamo..." ammontano a più di 500 gruppi.

Nella Hit Parade dell'augurio che qualcuno sia ucciso il Caballero è decisamente in minoranza superato grandemente dai gruppi di omicidio di pupazzetti e cartoons. I fanatici della morte violenta di Virgola, il celeberrimo gattino che ha infestato gli spot pubblicitari di desktop per cellulari, ha circa 129 gruppi di killers e si piazza al primo posto superando di gran lunga  gruppi-killer di Hello Kitty (81 gruppi), i Teletubbies  (41 gruppi) e una tale Patty, stellina del programma a me sconosciuto "Il mondo di Patty" in onda su Mediaset che assomma a 39 gruppi.

In ottima posizione i gruppi che vogliono uccidere ex ragazzi e ex ragazze (17 gruppi) nella serie Eros-Thanatos (come si possono condannare?).

Poi seguono altri gruppi disparati che vogliono uccidere Prezzemolo (un altro pupazzo televisivo), e poi ancora Calimero, Topolino, Spongebob, Doreamon, Beep Beep, Candy Candy, Pikachu etc. etc.

Insomma, diciamolo, Berlusconi è in buona compagnia!

Ma si sa che in Italia la superstizione è il primo partito (altro che il PDL!) e piuttosto che augurare la morte si augura la pace. E, citando il Papa di Cosa Nostra anche noi rivolgiamo questo augurio di pace: 

"...io vi auguro la pace signor Presidente, a tutti voi io auguro la pace, perché la pace è la tranquillità e la serenità dello spirito e della coscienza e per il compito che vi aspetta signor Presidente, la serenità è la base fondamentale per giudicare, non sono parole mie sono le parole di Nostro Signore che lo raccomandò a Mosè, quando devi giudicare che ci sia la massima serenità è la base fondamentale, e vi auguro ancora signor Presidente che questa "pace" vi accompagnerà nel resto della vostra vita oltre a questa occasione..." (Michele Greco detto il Papa al maxiprocesso di Palermo).

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